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Prevenzione osteoporosi

VITAMINA D

 

A COSA SERVE ESATTAMENTE?

La vitamina D è un micronutriente chiave nei processi di mineralizzazione dell’osso, in particolar modo per la sua capacità di promuovere l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo. Numerosi studi hanno dimostrato che il deficit di vitamina D è associato allo sviluppo di osteomalacia, ovvero fragilità ossea, e a un maggior rischio di cadute e fratture.
La sua valutazione è fondamentale per proteggere la salute delle ossa e del sistema nervoso. La carenza di vitamina D è stata collegata a varie patologie: osteoporosi, osteomalacia, malattie cardiovascolari, complicanze della gravidanza, diabete, malattie autoimmuni, influenza, malattie infettive e obesità. Controllare periodicamente il livello di vitamina D è molto importante per la nostra salute. 
In età pediatrica la sua azione principale è garantire un’adeguata calcificazione delle ossa (la grave carenza di Vitamina D provoca il rachitismo).
 

COME SI PUO’ MISURARE?

Il parametro più affidabile per definire lo stato della vitamina D è la concentrazione nel plasma di 25-idrossi-vitamina D.
 

ALIMENTI CONTENENTI VITAMINA D

Pochi alimenti contengono naturalmente questa vitamina: tra questi, pesci grassi (salmone, sgombro, aringhe) e oli di pesce (incluso l'olio di fegato di merluzzo), formaggi grassi e carni rosse. Per questo è essenziale una corretta esposizione alla luce solare.
 

IL NOSTRO ORGANISMO PUO’ PRODURLA?

La Vitamina D è un vero e proprio ormone che viene sintetizzato nella cute per effetto dei raggi solari o meglio, delle radiazioni ultravioletta B o UV-B, e assunta, in parte, dalla dieta. Tutto ciò che riduce la trasmissione dei raggi solari UV-B o interferisce con la penetrazione dei raggi nella pelle quindi ne influenza la sintesi.
L'ideale è un'esposizione di circa 10-15 minuti quando la quota di raggi UVB è maggiore ovvero dalle 10 alle 15, cercando di esporre alle radiazioni un’ampia superficie corporea.
 

COME SONO I LIVELLI NELLA POPOLAZIONE?

In Europa mediamente i valori di Vitamina D nella popolazione sono al di sotto della norma, le cause sono molteplici:

-I paesi si trovano generalmente a latitudini elevate;
-Le popolazioni sono diventate sempre più urbanizzate e trascorrono meno tempo all'aperto (indagini statistiche indicano che gli abitanti delle città trascorrono l’80-90% del loro tempo al chiuso, limitando fortemente il potenziale per la produzione di vitamina D);
-L’introduzione di vitamina D con gli alimenti è esigua nella maggior parte dei paesi europei e i livelli di integrazione raccomandati sono troppo bassi;
-La giusta raccomandazione di evitare l’eccessiva esposizione solare come prevenzione tumorale e lo stile di vita sedentario hanno inciso notevolmente su una buona quota della popolazione che oggi è a rischio di carenza di vitamina D.
 

COME RICONOSCERE LA CARENZA DI VITAMINA D

In genere la carenza di vitamina D non dà sintomi particolari. Negli adulti, e nei casi più gravi, ci possono essere dolori muscolari cronici, ma è veramente molto raro.
Inoltre, è più facile essere in carenza durante i mesi autunnali ed invernali, quando le ore di luce diminuiscono e il clima impone abiti che coprono di più.

Dunque il metodo più valido per capire se si è carenti di Vitamina D è la valutazione della concentrazione nel plasma di 25-idrossi-vitamina D: è del tutto inutile e potenzialmente pericoloso assumere integratori se i propri livelli sono già normali.
 

INTEGRATORI

A livello di popolazione generale, per mantenere i livelli di vitamina D, può essere necessario integrare la vitamina D in misura di 800, 1000 e fino a 2000 UI / die.
Per i livelli insufficienti, possono essere sufficienti 800-2000 UI (20-50 μg) di D3 al giorno, e poi 400- 1000 UI quando i livelli di D3 sono adeguati.
Per chi presenta livelli adeguati non è necessaria l’integrazione con vitamina D, salvo a scopo preventivo – lunghi periodi senza esposizione solare. In tal caso, 400-600 UI / die (10-15 μg) possono bastare al solo mantenimento.
Se l’obiettivo è di ottimizzare la salute delle ossa, si consiglia l’assunzione di 1500-2000 UI di vitamina D (ancor meglio se associata a vit. K2 – vedi sotto) e la concomitante introduzione di calcio in misura di 1500 mg / die.
È comunque necessario consultare prima il medico e monitorare man mano i valori della vitamina nel sangue per evitarne la tossicità.
 

COME ASSUMERE GLI INTEGRATORI

Non esiste un orario specifico per assumere la vitamina D, è però importante assumerla al pasto e con continuità: considerata la caratteristica della vitamina D di accumularsi nel tessuto adiposo è consigliabile assumere la dose giornaliera raccomandata quotidianamente, piuttosto che un dosaggio più elevato saltuariamente. Sempre consultando il proprio specialista di fiducia per definire la posologia corretta, in modo da massimizzare i benefici.

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